“ Se i cani corrono liberi, perché noi no?” questo il ritornello di una vecchia canzone di Dylan, in
genere al cane si associa il concetto di fedeltà, non di libertà e infatti l'immagine mi era sempre sembrata un po’ bislacca, almeno fintanto che non ho letto il regolamento del mio condominio.
“ se i cani possono correre liberi nel cortile di casa mia perché
mio figlio no?” mi verrebbe da parafrasare.
Infatti questa magna carta dei condomini padri fondatori vieta
di fatto il gioco ai bambini in cortile, ma cani e gatti possono liberamente
usufruire degli spazi condominiali,
androni compresi .
AI fanciulli invece è
vietato l’uso a fine ludico dei
giardini, androni, scale, passi carrai e
viottoli e se per caso il gioco dei bambini ( che a questo punto è ammesso solo nello
spazio aereo sovrastante il cortile) infastidisse
per qualsivoglia motivo e in qualunque momento l’augusta persona di qualche adulto, tale attività deve immediatamente cessare ( pena
l’abbattimento immediato mi verrebbe da aggiungere)
Ora tutto ciò non è stato stilato per amore degli animali,
ma per orrore dei bambini. Devo dire , la cosa ha scarsi riflessi pratici, anche perché ormai la normativa sul tema è abbastanza
chiara, e fortunatamente alcuni comuni ( Torino e Milano ad esempio) hanno ribadito con specifica ordinanza che proibire ai bambini di giocare in cortile
è illegale.
Rimane però l’amaro
in bocca per questa deriva erodiana di cui la storia del mio condominio ne è illustre esempio, se Novara è una delle città
italiane con l’età media più alta un motivo c’è.
Purtroppo sembra che i
Novaresi da almeno da vent’anni si siano preoccupati più
della loro vecchiaia che del loro futuro.
ciao.
RispondiEliminaanch'io la penso così... stiamo dimenticando alcune cose essenziali, per preservare non so cosa... "sicurezza", "regole", "principi", "silenzio" e altre baggianate.
ricordo ancora un episodio di molti anni fa. dove abitavo era caduto un pezzo di intonaco e un condomino se ne era uscito con un "saranno mica le pallonate?". peccato che noi giocavamo a calcio sul lato opposto e neanche un mini balotelli poteva produrre un effetto tellurico così potente da ripercuotersi sull'altro lato. si trattava solo di una parete a nord con problemi di condensazione, ma tant'è, il problema erano i bambini!
Ciao Marco grazie per il tuo intervento e per aver dedicato del tempo a quello che scrivo. C'è da dire che "i tempi stanno cambiando" e spero che anche a Novara, in questo senso, spiri un pò del vento torinese o milanese, insomma che esca un ordinanza simile e chiarisca le cose, i diritti vanno regolati e non negati
RispondiElimina(il che vordì che Mihsa ha diritto a giocare, ma se rompe qualcosa paga papà)